giovedì 19 maggio 2011

Il racconto di vita di Crescenzo

Era il lontano marzo 1989 quanto all'improvviso la mia vita è cambiata, i miei
sogni di quello che volevo fare e essere da grande sono spariti,il sorriso si è
spento.
Tutto è diventato buio, e le unche luci che vedevo, o che credevo fossero
luci, erano gli allarmi della mia macchina di dialisi da una parte, e le
lacrime della mia mamma dall'altra.
Si la mia mamma che piangeva di nascosto per nn farmi capire che stava male,
che fino ai miei 18 anni mi ha accompagnato dovunque, è stata al mio fianco e
lo è ancora tutt'oggi, che anche se nn avevo la maturità di fare delle scelte
ascoltava sempre le mie volontà e mi seguiva in ogni mia scelta, giusta o
sbagliata.
Ancora oggi lei è la persona al quale devo tanto di quello che sono e
dell'essere uomo, anche se la vita mi ha fatto crescere in fretta, e di errori
ne ho fatti tanti, ma lei è sempre li a prendermi per mano e guidarmi come
quando ero bambino e ancora oggi piange per me ma di nascosto.
Ora dopo questa piccola parentesi ritorniamo alla mia storia.
Nella mia adolescenza ho imparato ad osservarti, a conoscerti bene e alla fine
ad innamorarmi di te(la macchina della dialisi).
Poi nel 1991 è arrivato il momento di quella fatidica e agoniata telefonata, e
li a dire il vero anche se con paura ho ritrovato un bricilo di dignità, e di
cosa significava vivere nella normalità.
Sapevo che alle mie spalle avevo qualcuno che mi diceva ritornerai presto da
me, ed io sarò li ad aspettarti (la dialisi).
Mi sentivo forte, invunnerabile, nulla mi faceva paura, e pensavo che la mia
vita fosse cambiata, ma nel 1994 arrivò a me una mano stesa che mi disse
stringimi e vieni via con me, era il mio vecchio amore che era ritornato a
prendermi e riportarmi nel buio più asooluto.
E cosi si ritornava a contare i minuti , le ore e i giorni, di nuovo le corse
nei vari centri x inserirmi nei centri trapianti, con un unica speranza......la
VITA.....
Nel 1997 arriva la chiamata e con molti dubbi, ma con la speranza di ritornare
a rinascere a miglior vita mi recopresso il centro.
La solita preparazine, le solite raccomandazioni e si si parte, ma l'avvio nn
è dei migliori, comunque anche se dura riesco a uscire dal tunnel e ritorno a
vivere con speranze di una vita migliore, di speranze, aspirazione e la
possibilità di iniziare a relizzare qualche sogno nel cassetto.
Ma ad essere sincero nella mia mente c'era sempre una vocina che mi
tormentava...........era quella della dialisi che nn mi abbandonava.
Mi sussurrava mi hai tradito di nuovo ma io sono qui ad aspettarti e sai che
prima o poi sarai di nuovo mio.
Passano i giorni e passano i mesi e gli anni e quella vocina diveniva sempre
più flebile, fino ad arrivare ad nn sentirla più.
Ma nell'aprle del 2008 la vocina entra insistentemente nella mia mente e mi
porge di nuovo la sua mano e esattamente il 06/05/2008 mi abbandono e mi faccio
trascinare di nuovo da lei la dialisi................
oggi posso dire, anzi affermo che lei è stato il mio primo amore, e a volte mi
incazzo con lei perchè mi ha rubato l'adolescenza, il periodo più bello della
mia vita, ma alla fine come ad una donna la si perdona e si ritorna ad amre,
xkè al momento è parte della mia vita e nn mi abbandonerà mai.
Ora ancora fiducioso nella vita e nella sua bellezza mi sono reinserito in
lista d'attesa per affrontare una nuova avventura che è quella di fare un terzo
trapianto.


MARZO 1989 - 2011, LA MIA VITA.......22 anni.
Ma in questi 22 anni devo ringraziare le famiglie dei miei due angeli il quale
ho avuto il piacere di conoscere e che ancora oggi mi sono vicini e che grazie
al loro gesto d'amore mi hanno ridato x due volte la vita.


Un ringraziamento va in particolare a tutti quelli che lavorano nei centri
dialisi, nefrologia e centri trapianti che mi hanno conosciuto negli anni e che
ancora tutt'ora mi seguono e mi guidono passo passo, e sopratutto mi
sopportano.................


---acconsento alla pubblicazione...

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