Siamo un gruppo di persone legate al mondo dei trapianti; ci sono persone che lo hanno fatto da anni, altre in attesa di trapianto, e famigliari di donatori. Siamo qui per confrontarci ma soprattutto per sensibilizzare Voi che leggete. Lo so pensate che a Voi non può capitare, provate a leggere le nostre storie e poi ne parliamo. Per chi volesse inviarci la sua storia ecco la nostra mail (specificate nella mail se volete farla pubblicare in questo blog oppure no) trapianti.info@gmail.com
martedì 31 maggio 2011
IL MIO EROE INCONSAPEVOLE
Scrivo queste righe con le mani che tremano, il cuore che batte forte e le lacrime che mi rigano le guance. Ogni volta che affronto questo argomento mi si riapre una ferita, ora rimarginata ma che mi ricorda inevitabilmente ciò che è stato…e cioè una terribile avventura fortunatamente andata a buon fine.
Mio figlio Gabriele di 12 anni, all’età di 2 anni e 3 mesi ha ricevuto in dono un rene e un fegato da un piccolo angelo di Bologna.
Il tutto dopo un anno e 3 mesi di dialisi peritoneale fatta a domicilio per 11 ore a notte, visite, esami, interventi, ricoveri. A causa di una malattia congenita, che un nome ancora non ha, i suoi reni e il suo fegato avevano perso la loro funzionalità costringendolo ad un vero e proprio calvario; credo che qualunque genitore darebbe la vita per la propria creatura pur di non vederla soffrire in quella maniera, così mio marito ed io ci eravamo offerti come donatori di rene e parte di fegato ma i medici ci avevano consigliato la lista d’attesa; io ero molto preoccupata per i tempi d’attesa! In quel periodo, Gabriele non mangiava più così veniva nutrito per mezzo di un sondino naso-gastrico. Le notti erano un incubo: non dormiva mai; era collegato alla macchina della dialisi tramite un catetere nel pancino e alla macchina della pappa tramite il sondino. Eravamo tutti distrutti, avevamo toccato il fondo, ma…finalmente la telefonata: c’erano gli organi per Gabriele! Il trapianto è stato il ritorno alla vita, la rinascita; il mio cucciolo dopo 13 ore di intervento era vivo e stava bene. Il post trapianto è stato per noi una bazzecola in confronto alle sofferenze precedenti.
Di tutto questo ringrazio le fantastiche equipe della Dott.ssa Coppo, primario della nefrologia dell’ospedale infantile Regina Margherita di Torino, del Professor Salizzoni, primario del reparto trapianti di fegato dell’ospedale Molinette e il Dott. Bretto della chirurgia vascolare delle Molinette che si è occupato del trapianto di rene.
Un immenso grazie va ai familiari di quell’angelo che hanno permesso questo miracolo e hanno dato prova, nel loro dolore, di umanità e senso civile.
Gabriele vive grazie a quel grande dono di cui saremo riconoscenti per sempre!
Cristina Mora, mamma di Gabriele
Acoonsento alla pubblicazione
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Che storia commovente, tanti auguri a tuo figlio e grazie.
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